Riqualificazione energetica
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Nei condomini con impianto di riscaldamento centralizzato costruiti prima del 1990, circa il 50% dell'energia acquistata per il riscaldamento viene sprecata a causa di edifici male isolati e impianti obsoleti, energivori e sovradimensionati. Tale inefficienza rappresenta una delle prime cause di inquinamento in città e, se consideriamo che negli ultimi 10 anni il prezzo del gas è cresciuto del 60,3%, appare evidente la necessità di avviare un percorso di rigenerazione dei condomini italiani: ecco quali sono i passi per approvare un piano di recupero in ogni singolo edificio
L'assemblea di condominio delibera le opere straordinarie
Gli interventi di riqualificazione di edifici o impianti, «individuati attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato», devono essere deliberati dall'assemblea condominiale. Dal 18 giugno 2013, con l'entrata in vigore della riforma del condominio, le deliberazioni in materia saranno valide «se adottate con la maggioranza degli intervenuti, con un numero di voti che rappresenti almeno un terzo del valore» dell'edificio (si veda legge 10/1991, come modificata dalla riforma).
Diagnosi energetica per individuare le carenze
L'assemblea condominiale incarica un'impresa di realizzare la diagnosi energetica dell'edificio. In seguito al sopralluogo dei tecnici, viene redatto un documento conforme alle vigenti normative (UNI TS 11300/1-2), che viene poi presentato ai condomini in assemblea. La diagnosi comprende l'individuazione delle inefficienze, lo studio degli interventi di efficientamento possibili (coibentazione, utilizzo di fonti rinnovabili, riqualificazione degli impianti, ecc.) e definisce un obiettivo di risparmio energetico da ottenere.
Progettazione esecutiva con garanzia dei risultati
L'assemblea sottopone i risultati della diagnosi a diverse imprese, confronta i preventivi, e incarica l'impresa prescelta della progettazione esecutiva. In questa fase viene pianificata una nuova contabilizzazione e ripartizione del calore, in conformità con la normativa nazionale, regionale e comunale; viene redatta la nuova tabella millesimale per la corretta ripartizione delle spese di riscaldamento future, in modo che ogni famiglia possa conoscere l'effettivo risparmio a fine lavori.
Richiesta degli incentivi e assicurazione decennale
L'amministratore di condominio ha il compito di espletare le pratiche per ottenere la detrazione fiscale del 50/55% per il recupero Irpef ed eventualmente richiedere un contratto di finanziamento. è bene stipulare anche una polizza assicurativa esclusiva kasko per 10 anni (che copre tutti i casi di rottura totale o parziale di componenti e apparecchiature nuove installate) e una polizza Rc decennale postuma su tutto il "sistema edificio" (che copre i danni derivanti a terzi causa rottura degli impianti, tubazioni e corpi scaldati esistenti).
Contratto Epc con l'impresa e piano di ammortamento
La riqualificazione può essere oggetto di un contratto di prestazione energetica (Epc) tra l'impresa e il condominio beneficiario (con un capitolato e un piano di ammortamento, di solito decennale) che consente all'intervento di ripagarsi da solo nel tempo: basta trovare chi anticipa le risorse, che verranno poi recuperate negli anni con i risparmi in bolletta e gli incentivi; poi una società specializzata – come una Esco o un'impresa di installazione – realizza il recupero e si impegna a garantire i risultati e al loro costante monitoraggio.
La documentazione e gli attestati di certificazione
è bene richiedere e farsi rilasciare dall'impresa che esegue i lavori gli Attestati di certificazione energetica, sia del condominio che dei singoli appartamenti; il software per il monitoraggio e la ripartizione dei consumi; i libretti di uso e manutenzione degli impianti; e la dichiarazione di conformità con allegato il lay out definitivo dei progetti esecutivi. Questi documenti costituiscono infatti la certificazione dei lavori eseguiti, necessari per accrescere il valore dell'immobile e per eseguire qualsiasi altro intervento in futuro.
Monitoraggio degli impianti e garanzie per dieci anni
Dopo un intervento di riqualificazione, è auspicabile che il condominio abbia installato un sistema di monitoraggio degli impianti, telegestione a distanza e ricerca dei parametri di funzionamento più efficienti. L'impresa che ha realizzato l'intervento, inoltre, deve rilasciare una garanzia contrattuale della prestazione per dieci anni (il contratto d'appalto copre il mancato risparmio dichiarato in fase di progettazione) e, magari, un servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria attivo 24 ore su 24.
Fonte: Il Sole 24 Ore