Vimercate, molestava le alunne nei bagni Arrestato bidello per violenza sessuale
Un bidello di 65 anni è stato arrestato per violenza sessuale ai danni di alcune alunne in una scuola elementare di Vimercate, in provincia di Monza. L'uomo è stato sorpreso in flagranza di reato nell'istituto in cui lavora. Le indagini sarebbero scattate in seguito alle confidenze di una bambina alla maestra: la piccola aveva raccontato all'insegnante di essere stata molestata nei bagni.
Dopo la rivelazione dell'alunna, i Carabinieri hanno iniziato a sorvegliare l'uomo. Fino alla conferma della sua abitudine di toccare le parti intime delle bambine nei bagni della scuola. Dopo l'arresto, i carabinieri sono stati nell'abitazione dell'uomo e hanno dovuto spiegare alla moglie, ignara e sbigottita, quanto era accaduto. In casa sono stati sequestrati un computer portatile e alcuni dvd che ora saranno analizzati per accertare l'eventuale presenza di materiale illecito.
INCASTRATO GRAZIE ALLE TELECAMERE - Quando la piccola di otto anni si è allontanata dall'aula della scuola elementare per andare in bagno, Amelio Congiu l'ha seguito e davanti a un lavandino ha tentato di violentarla. L'uomo, dipendente di una scuola nel nord Italia, non sapeva però di essere filmato, con un sistema di telecamere nascoste, dai carabinieri. I militari sono intervenuti arrestando Congiu, ora in carcere, con l'accusa di violenza sessuale aggravata.
LA DENUNCIA - Le indagini sul bidello di Silius sono scattate alcuni mesi fa dopo che una bambina di nove anni aveva confidato ai genitori le attenzioni morbose dell'uomo e gli appostamenti nel bagno della scuola elementare. Da qui la denuncia dell'episodio ai carabinieri e la decisione, di installare delle telecamere per controllare tutti gli spostamenti e gli atteggiamenti del bidello.
- Già condannato per lo stesso reato - Nel 1971 l'uomo era stato condannato per un analogo reato a sfondo sessuale, commesso in Calabria, ai danni di una bambina di 12 anni, in una chiesa. Ma al momento dell'assunzione nella scuola di Vimercate, aveva esibito una falsa attestazione sulle proprie condanne penali.
NB: Nota personale dello scrivente Dott. Stefano Prasedi. Mia figlia frequenta quell'istituto ed è scossa dall'avvenimento. In questo momento sono principalmente interessato ad appurare la condizione della mia bambina: da quanto mi riferisce gli episodi, purtroppo, forse interessano più bambine . Trovo inaudito, tuttavia, che simili cose possano accadere con questa dinamica: certificazioni rimediate!! E trovo scandaloso che l'Istituto non si sia degnato di farsi sentire e non abbia trovato il coraggio di incontrare urgentemente i genitori pubblicamente. Simili episodi (purtroppo non isolati), indicano che in questo paese tutto è possibile: questa volta sono arrivati per primi i Carabinieri.....ma non andrà sempre di lusso a questi balordi!!! Firmato: un padre molto.....ma molto arrabbiato
Dott. Stefano Prasedi